Madonna con Bambino e Santi
Scheda tecnica
Autore: Bernardino del Castelletto
Datazione: XV secolo
Ubicazione: Museo Diocesano
Il trittico, proveniente dalla cappella del Santissimo Sacramento del Duomo di Massa, fu dipinto dal Bernardino del Castelletto per l’antica Pieve di San Pietro e oggi è conservato al Museo Diocesano.
Nella tavola centrale la Madonna in trono col Bambino e angeli è in evidente relazione con la Vergine del vescovado. Lo si nota soprattutto nel Bambino, riccioluto e con in mano il globo opalescente, così come nei volti degli angioletti in secondo piano. La qualità pittorica appare qui più elevata, coi tratti dei contorni meno rigidi e definiti, il colorismo un poco addolcito e attenuato, in una proprietà di stesura di ottimo livello. Anche in questa opera il viso della Vergine ha caratteri “lippeschi”, tanto da essere stato spesso erroneamente attribuito al monaco fiorentino, riconoscibili negli occhi tondi, nel naso leggermente camuso e nelle labbra carnose. La semichiusura delle palpebre rende ancor più intensi i tratti somatici e il pathos emotivo, tanto che ne risulta un atteggiamento quasi mesto1.
Nella tavola laterale di destra troviamo il ricorrente connubio tra San Pietro e San Paolo. Il primo con barba più corta, tradizionali chiavi in mano e il manto giallo ocra mentre il secondo con barba più incolta e dal lungo spadone foderato di rosso. Nella tavola di sinistra i Santi Giovanni Battista e Nicola di Bari. Giovanni Battista ha capelli lunghi biondastri, indossa un saio ricoperto da un mantello colorato e vistoso e in mano tiene un asta da cui pende il solito cartiglio con le parole dell’annuncio della predicazione di Cristo “Ecce agnus dei”. San Nicola è invece riconoscibile dalle tre sfere d’oro che tiene nella mano destra, che rappresentano l’attributo caratteristico del religioso2.
Bernardino del Castelletto è una delle figure più importanti del panorama artistico Massese. Di origine lombarda e formatosi in abito lucchese ebbe bottega a Massa, di cui fu cittadino dal 1481, e realizzò affreschi e pale d’altare per le chiese e palazzi cittadini. Attraverso le sue opere si legge il passaggio tra lo stile gotico e quello del rinascimento. La sua evoluzione artistica lo portò ad un livello pittorico elevato, non paragonabile a quello dei sommi artefici dell’epoca, ma neppure mancante del notevole valore comunque emanato dall’opera dei numerosi maestri che rappresentano la ricchezza artistica del rinascimento italiano.