Santo Monaco di Jacopo Della Quercia
Scheda tecnica
Autore: Jacopo Della Quercia
Datazione: XV secolo - secondo decennio
Ubicazione: Museo Diocesano
Il Santo Monaco è una statua in legno policromo risalente al XV. La scultura fu sostanzialmente ricavata intagliando un unico tronco di essenza tenera (parzialmente svuotato all’interno nella parte inferiore) in cui l’andamento delle fibre è orientato sull’asse verticale. Lo stato preparatorio come anche la policromia originale, sono riscontrabili solo sulla testa e sul davanti della struttura, mentre il dorso al di sotto delle spalle doveva essere semplicemente lasciato col legno a vista. Ciò induce a pensare che la scultura fosse collocata in una nicchia, probabilmente nella chiesa di San Leonardo al Frigido, in cui il dorso del Santo non fosse visibile
Nel corso del tempo la struttura ebbe interventi di manutenzione e ridipintura della policromia del volto, rinforzo del basamento e agli inizi del XIX secolo, fu aggiunta una base, su cui compare del blu di prussia. Poi venne trasferita al lato dell’altare della Chiesa di Santa Maria degli Uliveti, a Massa. Più recentemente, nel 1954-1957, l’opera è stata restaurata da Alberto Favilli, con l’intento di recuperare la policromia originale, ma con scarsi risultati1.
Allo stato attuale la struttura presenta un apparente aspetto policromo con vaste abrasioni, provocate da un uso improprio degli strumenti di manutenzione, ed è conservata nel Museo diocesano.
Jacopo di Pietro d’Agnolo di Guarnieri (Siena, 1374 – Siena, 1438) , detto Della Quercia, è stato uno scultore italiano. La sua formazione, con influssi tardo gotici, avvenne nella bottega del padre, l’orafo e scultore Piero d’Angelo, e fu influenzata dal Rinascimento fiorentino. La sua arte non fu compresa o comunque sottovalutata nei primi anni del Quattrocento, in quanto le sue figure, caratterizzate da una vigorosa vitalità, a volte non risultavano in linea con l’arte più moderata tipica del tempo. Ebbe solo un grande continuatore nel secolo successivo, il grande Michelangelo Buonarroti 2.